quanto si beve in Italia - 09/01/2018

Quanto si beve in Italia
 
Secondo il rapporto ISTAT del 2016 in Italia Il consumo di alcol   tra il 2005 e il 2015  si sono registrati i seguenti dati:
I bevitori quotidiani dal 31% passano al 22%.
Sono aumentati i bevitori occasionali: dal 38,6% passano al 41%.
Sono aumentati anche quelli che bevono fuori pasto che dal 5,7% passano al 26,9. La novità riguarda soprattutto gli adulti tra i 45 e i 64 anni, mentre  tra gli Over 65 si registra  il maggior numero  di bevitori quotidiani che è il 32,8%  comunque in calo rispetto  al 40,8 del 2005.
Le persone più a rischio per il consumo dell’alcol rimangono sia le persone più  giovane  sia quelli più anziani .
Secondo le indicazioni riprese  sul sito  del ministero della salute si nota che  “ a parità di alcol ingerito , il tasso  alcolemico risulta più elevato  nelle persone più anziane  rispetto a quelle più giovane, in quanto  con l’invecchiamento ( su un a persona di 60 anni))  gli effetti  dell’alcol  ha effetti più forti  rispetto di uno che  di anni ne ha 30.
I limiti di alcol considerato sicuro per gli uomini sono pari a 2/3 unità alcoliche giornaliere. Mentre i bambini e gli adolescenti non devono bere.
Per il sesso femminile è considerato  come   consumo moderato  una quantità  di alcol  pari a  1 /2 unità alcoliche  quotidiane ( 1 bicchiere  di vino o 1 lattina di birra al giorno.
Per gli over 65  , sia uomini  sia donne , le linee guida internazionali  il  limite massimo  è lo stesso: 1 unità alcolica al giorno.  Che tradotto in “bevute “ vuol dire  330 ml di birra, 125 ml di vino  o 40 ml di super alcolico . Con l’età, infatti, l’alcol diventa pericoloso.
In due  note  degne di considerazione a proposito del consumo dell’alcol  il “British Medical Journal, rivista scientifica  tra le più autorevoli al mondo, nella prima   afferma che: è vero  che bere moderatamente   può prevenire  alcune malattie  vascolari, ma non tutte. Può  allontanare il rischio  di angina , scompenso cardiaco e ischemia , ma non  ictus e infarto.  Nel secondo studio spara a zero sul consumo dell’alcol e dice che bere fa male al cervello, anche quando si beve poco . perché anche il consumo moderato può accelerare il declino cognitivo.
Secondo Ocse  L’Europa ha il più elevato consumo di alcol al mondo (10 Lt puro pro capite nel 2014) ai primi posti Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia e Lituania (circa 12 Lt); più moderati Grecia e Italia  che stanno sotto gli 8 Lt.
 

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